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Nuovi dialoghi di luce di Sandro Riboni

venerdì 3 Febbraio 2017 - domenica 19 Febbraio 2017

sede: Spazio per le Arti contemporanee del Broletto (Pavia).

L’esposizione presenta una sessantina di opere di diverse dimensioni, tecniche e materiali – tra grafica, ceramica, encausto, incisione e persino un foulard di seta realizzato per l’azienda tessile Taroni di Como – che testimoniano la produzione dell’artista, e ripercorrono le tappe della sua poetica. Novità di questa mostra è l’esposizione del torchio dell’artista, su cui venivano impresse le preziose grafiche a rilievo in total white o a colori con una suggestiva palette cromatica.

Sandro Riboni (Pavia 1921-1986), artista eclettico e intellettualmente libero, in pratica autodidatta, si è confrontato con i grandi maestri delle Avanguardie storiche –da Picasso a Matisse, da Mirò a Leger, fino a Fontana e Licini –. Ha sperimentato tecniche e materiali diversi – ceramica, olio, encausto, incisione, scultura – e ha girato mezza Europa in bicicletta, pur rimanendo un uomo semplice, lo stesso che per anni ha lavorato come operaio alla Necchi, poi garzone nella ditta di marmi Scapolla, e infine mozzo su una nave per Marrakech.
Nuovi dialoghi di luce tenta di mostrare tutto questo, ripercorrendo le linee artistiche lungo cui si muoveva Riboni, dal Cubismo al Surrealismo per poi giungere a maturare, attraverso lo Spazialismo, un personalissimo linguaggio in cui coniugava tutte le esperienze vissute.
Variano le tecniche, i materiali e variano anche i temi: dalle grafiche monocrome bianche alle coloratissime ceramiche, lavorate presso la storica manifattura La Fenice di Albissola, fino ai foulard realizzati per le aziende tessili di Como.
Negli anni settanta poi, scelse di spingersi fino all’astrazione, con le sue forme geometriche sui toni del blu, del rosso e dell’ocra che sembrano come fluttuare sulla tela, delle ‘macchine volanti’ perse nel cosmo, come le definiva Riboni. L’ultimo suo periodo è contrassegnato da splendidi cieli luminosi con nuvole impalpabili e sempre diverse. Anni di sogno. Il previsto passaggio della cometa di Halley lo colpisce profondamento dando vita ad una serie di opere che ad essa si ispirano.

Sandro Riboni, nato a Pavia nel 1921, artista autodidatta, nel 1950 parte per Parigi dove avviene la sua formazione artistica presso lo studio del pittore Pierre Marzin, uno degli allievi di Henri Matisse. L’apprendistato artistico continua in Spagna, a Granada, presso l’Accademia di Belle Arti, dove apprende la difficile tecnica dell’encausto che diverrà il mezzo espressivo preferenziale della poetica di Riboni. Sempre negli anni ’50, il lungo soggiorno di studio e lavoro in Costa Azzura mette il giovane Riboni in contatto con le più attente avanguardie artistiche del periodo. A Vallauris, dove si reca a far ceramica presso l’atelier Madoura di Suzanne Ramié, respira la stessa aria di Pablo Picasso, anch’egli al lavoro presso lo stesso forno. A St. Paul de Vence, è presente Fernand Leger, con cui sembra che Riboni abbia intrattenuto dei rapporti artistici. A Nizza partecipa ad importanti rassegne pittoriche nel 1950 e nel 1958. Negli anni ’60 è ad Albisola a far ceramica e qui viene in contatto con Lucio Fontana, Wilfredo Lam e tutto quel milieu di artisti che stanno creando un nuovo modo di far arte e che sfocierà con la fondazione del movimento artistico noto come Spazialismo. Le linee artistiche lungo cui si muove Riboni sono dunque, inizialmente, all’interno del Cubismo e del Surrealismo per poi giungere a maturare, attraverso lo Spazialismo, un personalissimo linguaggio artistico in cui coniuga tutte le esperienze artistichevissute. Negli ultimi anni di attività, gli anni ’80, la poetica di Riboni si astrae dal reale e si esprime attraverso grandi e luminosi cieli che si perdono nello spazio infinito. Muore a Pavia nel 1986. Tra le mostre antologiche che gli sono state dedicate, ricordiamo quella al Collegio Cairoli e alla Libreria Edizioni Cardano di Pavia nel 2006; allo Spazio d’arte Graal di Pavia nel 2012; allo Spazio Rocco Scotellaro di Vigevano, e a Il Portale di Giovanna Fra di Pavia nel 2013.

Mostra organizzata da Paola Casati e Carlo Migliorini in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Pavia.

Dettagli

Inizio:
venerdì 3 Febbraio 2017
Fine:
domenica 19 Febbraio 2017
Categoria Evento:

Luogo

SPAZIO ARTI CONTEMPORANEE DEL BROLETTO
Piazza della Vittoria
Pavia, 27100 Italia
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